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L’11 luglio di quest’anno scrivevo di un scambio durante una telefonata con G., già noto per un post dell’ 11 dicembre 2023.
(Bizzarra continuità di 11…).


-Io: G. sa che le voglio bene…
-G: Lo so!

Quella dolce sicurezza, un pizzico di ironia e la tranquillità di sentirsi amato. 
In poche parole tutta la nostra vita condivisa, tutto l’affetto, la stima.
Lungo i minuti delle nostre conversazioni ci siamo sempre
con-fusi usando parole chiare, ben rotonde di significati: non potevamo perdere tempo.

L’ultima telefonata.
-G: Le devo assolutamente raccontare di un nuovo pensiero che ho in mente da un po’. So già che lei non sarà d’accordo, ma glielo voglio spiegare.

E, adesso, come faccio che poi lei non me lo ha spiegato?

Rendiamo “epiche” le nostre conversazioni, cerchiamoci per parlare. Le parole sono Casa.

Photo by Mara Triplete Bonazzi

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