Quando si cade, si potrebbe provare a restare a terra: solo per un po’.
Senza fretta, per guardare la vita da quella prospettiva.
È alla terra che si deve il seminare e il raccogliere.
Le si deve il rispetto del Tempo, l’attesa, la pazienza, la fatica.
È la terra che va conosciuta, toccata, scavata, respirata.
La prossima volta che cadiamo, non rialziamoci subito ma tocchiamo le nostre radici.
Photo by me (28 Dicembre 2020)
2 Responses
Condivido il pensiero: a parte il dolore della caduta, la prospettiva da terra ci fa vivere la nostra piccolezza rispetto al nostro universo. Gli sguardi degli altri che ti vedono a terra rimangono sbalorditi …
e aggiungo che …non è umiliante chiedere aiuto …mostrare la nostra fragilità.
Anzi.
Spesso avvicina.
Spesso scatena empatia.
Spesso trovi condivisione.