Il Cane Pastore è detto “conduttore” perché guida gli spostamenti e “paratore/custode” perché protegge il gruppo dai pericoli.
Mette in atto sequenze di comportamento riconducibili alle fasi di caccia.
L’accerchiamento del gregge, il progressivo restringimento del perimetro al fine di compattarlo, l’individuazione di una via di fuga nel caso ce ne fosse bisogno.
Parimenti, il Cane Pastore da Famiglia (esemplare bipede abitualmente di genere femminile), domina con lo sguardo l’ambiente che circonda il piccolo gregge o la/il sola/o “esemplare” da custodire, camminando furtivamente accanto a essa/o, con un vero e proprio atteggiamento predatorio nei confronti di tutto ciò che percepisce come pericoloso.
Osserva le movenze del suo Oggetto di cura che, una volta, erano scattanti e vigorose, con preoccupazione e un mix di pazienza e inquietudine.
Siede a debita distanza per non invadere spazi considerati, giustamente, inviolabili.
Conosce già il futuro ma non sarà facile conviverci.
Photo by “collezione privata”, titolo: Jordan
2 Responses
Quanto condivido questo pensiero: probabilmente sono un’eccezione: sono un bipede di sesso maschile a custodire il vecchio genitore che non ha più autonomia.
Questo mi crea sentimenti di preoccupazione ma anche di tenerezza: il genitore diventa un bambino che devi accudire a tutte le ore e del giorno …..
Grazie della riflessione sempre molto profonda!!!
Quanto mi accomuna questo commento !!
Sono un bipede di sesso femminile. Impegnata nella custodia ed accudimento ”parziale” del genitore che non ha piu’ autonomia.
Impegnativo e preoccupante come ovvio, ma vi assicuro di gran lunga rassicurante comprendere quanto amore e tenerezza e dolcezza sta dentro un umano ridiventato bambino che ti dice con saggezza guardandoti negli occhi: ”Sono diventato troppo vecchio…. ” … e tu lo rassicuri tenendogli la mano… ”No papà… tu sei il mio grande giovanotto e ti voglio un mondo di bene”.