Indice
Introduzione
Dialogo con Dio (o con il Dubbio)
Dialogo con se stessi (o con lo Spirito libero)
Dialogo con l’amore (o con l’Altro)
Dialogo con il mondo (o con il Reale)
Dialogo con la morte (o con l’Inevitabile)
Bibliografia
Una responsabilità dell’etica civile e della politica è di occuparsi del linguaggio pubblico e della sua qualità. La parola è potenza, è ragionamento comune, è discussione. Avere strumenti linguistici poveri e inefficaci significa non possedere coerenza logica, non saper raccontare storie, non saperle ascoltare. Quando non siamo in grado di nominare le nostre gioie, le paure, le fragilità, le passioni, allora ci si preclude la consapevolezza di noi stessi e della realtà.
Tracciare un proprio profilo, descrivere e registrare il flusso degli eventi e dell’esperienza interiore, diventano strumenti utili per chi desidera dare voce al proprio vissuto. Sembra che le storie, la loro narrazione, ci aiutino a vivere.
Questo testo non è un saggio ma un taccuino fatto di pensieri e passioni di carta. E’ un diario postmoderno perché liquido, altalenante tra profondità e lievità; intimo ed esuberante. Il risultato: una semplice alchimia in cui si mescolano forma teoretica e leggerezza.
E i temi su cui riflettere sono pochi, essenziali, inevitabili.
Il dialogo con Dio o con il Dubbio. Seguendo un elegante ateismo metodologico raggiungiamo la consapevolezza che non vi è alcun Mea culpa ma solo l’esercizio di un’etica nomade capace di guardare a tutte le inclinazioni del vero e del falso.
Il dialogo con Se stessi o con lo Spirito libero per lasciarsi ammaliare dal suo desiderio infinito, dalla sua curiosità insaziabile.
Il dialogo con l’Amore o con l’Altro. Interrogarsi sulla nostra natura umana significa indagare sull’intimità ma anche su piacere e dolore, passione, sensualità.
Il Dialogo con il Mondo o con il Reale. Perché viviamo in una situazione di stallo comunicativo e recuperare le parole e la loro potenza, significa celebrarle come veri e propri strumenti di lotta.
Il Dialogo con la Morte o con l’Inevitabile. Perché solo sapendo morire con dignità sapremo vivere nella bellezza.
Questo lo stile, queste le riflessioni su cui volgere la mente. Questo l’obiettivo: dare voce e forma alle nostre passioni, alle nostre idee perché le parole sono il nostro strumento di elaborazione del pensiero.
La domanda “che cosa è l’Io?” è molto antica.
Né la religione o la filosofia, ma neanche la psicoanalisi, sono giunte a una spiegazione definitiva. Malgrado ci si conviva dalla nascita alla morte è un oggetto di riflessione che, in realtà, ci sfugge. Molto dipende dalla complessità della domanda. Molto ancora dal motivo che, secondo il paradigma scientifico delle epoche storiche, l’Io si è intrecciato o separato con il corpo; è diventato simile alla coscienza o alla mente; è scivolato nell’anima per poi riapparire nel cervello. Ognuno si organizza come può nel cercare delle risposte. Io penso che quando accedo intimamente a ciò che chiamo me stessa, mi imbatto in un intreccio di connessioni, di pensieri, esperienze, ricordi. In un insieme di percezioni, in un fascio di energie, di processi diversi che operano in modo autonomo e, come sosteneva Hume, io sono il caldo, il fresco, l’ombra o la luce, l’amore o l’odio, il colore o il suono, il dolore o il piacere: “non trovo mai me stesso distinto da queste percezioni”. Mi affascina questa alchimia di armonie e contrasti, mi conquista la sfida della ricerca di un equilibrio in questo Maelström esistenziale. L’Io unitario è, probabilmente, un’illusione.
Crediamo di essere un’entità che resta identica a se stessa, con limiti definiti nello spazio e nel tempo, ma in realtà siamo fluidi e mutevoli, in movimento continuo. Dobbiamo accettare questo assioma: la nostra stessa vita è trasformazione. Senza cambiamento non c’è anelito vitale. È anche pur vero che, da qualche parte, dobbiamo trovare un ancoraggio. Così, per tutta la nostra vita, tessiamo dei fili intrecciati di ricordi che legano il presente al passato e ci muoviamo seguendo degli obiettivi valoriali che, per quanto mi riguarda, sono il raggiungimento della consapevolezza personale, l’uso sapiente delle passioni e la ricerca della bellezza.