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Nata a Palermo nel 1935, Letizia Battaglia è stata una delle prime grandi fotoreporter italiane.
Con la sua macchina fotografica è stata testimone della Sicilia negli anni delle drammatiche guerre di mafia: dai fiori portati sul luogo dove fu ucciso Giuseppe Impastato nel 1978, allo sguardo feroce del boss Leoluca Bagarella al momento del suo arresto nel 1979; e poi, lo stesso anno, il capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano, e i fiori lasciati sulla sua scrivania il giorno del suo assassinio, e ancora moltissime altre immagini.
Sono scatti intensi, che raccontano con coraggio una storia da non dimenticare.
E adesso sono accessibili a chiunque, grazie al sito web dell’Associazione Archivio Letizia Battaglia.

Fondata nel 2021 dai nipoti Matteo e Marta Sollima, l’Associazione Archivio Letizia Battaglia nasce con l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’inestimabile eredità della fotografa, raccolta in oltre cinquant’anni di carriera.
Dal 2022, l’associazione è titolare dei diritti di utilizzazione economica sulle sue fotografie, e si dedica con passione a tenere viva la sua memoria, anche attraverso un lavoro di digitalizzazione del patrimonio fotografico.
Da questa iniziativa prende vita il progetto della nuova piattaforma online, che rende disponibile e fruibile da chiunque le immagini scattate dall’autrice dagli anni Settanta al 2013.

Dopo una prima sezione, intitolata Letizia e dedicata alla sua biografia e carriera (con una “timeline” curata da Paolo Falcone), il sito Internet, sviluppato da QMedia, vede il suo nucleo principale in un’ampia galleria fotografica che sarà aggiornata nel corso del tempo.

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